Se amate la natura incontaminata, la Riserva Marina di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi, non può mancare nella lista dei luoghi da visitare in Puglia.
Questa zona è stata nei secoli un costante punto di riferimento per chi, arrivando in nave dai porti del Sud del Mediterraneo, cercava un approdo sicuro e ben protetto dai venti. Proprio per questa ragione, nel XVI secolo, gli aragonesi decisero di presidiare l’insenatura con una torre di avvistamento che si inserì nel sistema difensivo della costa. La torre, che prese il nome di Torre Guaceto, fu costruita attorno al 1531 e fortificata nel 1567 ed è arrivata fino ai nostri giorni ben conservata.
Oggi la Torre non è solo il simbolo della riserva ma un vero e proprio museo che accoglie numerosi frammenti di arte micenea, messapica e dell’età del Bronzo, rinvenuti nella radura antistante.
Sebbene tutta la zona sia un interessantissimo giacimento archeologico, tutt’altro che trascurabile è il suo valore naturalistico. Passeggiando in prossimità della torre, in un’ area relativamente ridotta, vi stupirete di come possano coesistere tre ecosistemi diversi che interagiscono tra di loro, influenzandosi a vicenda: la macchia mediterranea, la zona umida e il mare.
La presenza della macchia mediterranea è favorita dall’azione protettiva offerta dalle dune che si formano in prossimità della spiaggia grazie all’azione del vento, che trasportando i granelli di sabbia, deposita quelli più grandi quando c’è un ostacolo. Nel tempo le radici della vegetazione hanno compattato le bellissime dune che vedrete lungo la costa.
Percorrendo la strada che porta verso la torre-museo, noterete numerosi specchi d’acqua, questi rappresentano un ottimo punto di osservazione per chi voglia scoprire da vicino l’ecosistema della zona umida, un ampio territorio alimentato da fonti sorgive sotterranee e vari canali che lo mettono in comunicazione con la laguna di acqua marina disegnata dal promontorio della torre. La zona è costituita essenzialmente da canne di palude in specchi d’acqua e potrete avere la fortuna di avvistare una grande varietà di uccelli, sia stanziali, come il falco, che migratori, come l’airone ma anche molte varietà di anfibi