Tra le Torri Costiere

Tra le Torri Costiere

lunedì 04 Aprile 2022

La Puglia, con i suoi 784km di costa, è sempre stata una terra di frontiera, punto di approdo ma anche territorio di conquista da parte di invasori e di pirati provenienti dalla Dalmazia, Albania, o dalle isole greche.
Le torri costiere furono costruite, per la maggior parte, dagli Spagnoli nel 1500 per realizzare un vero e proprio sistema di avvistamento sul mare a protezione del Regno di Napoli. Spesso, questi punti di avvistamento erano posizionati in modo tale da essere visivamente collegati fra loro - oppure con altre torri disseminate nell’entroterra - al fine di trasmettere eventuali allarmi di pericolo. In pratica, si era realizzata lungo tutta la costa una vera e propria linea di comunicazione per trasmettere velocemente informazioni su invasioni.

Peschici - Torre di Monte Pucci

Le comunicazioni avvenivano mediante segnali di fumo, di giorno, o con il fuoco, di notte, o ancora, si impiegavano delle campane.
Le torri di avvistamento, normalmente, sono di piccole dimensioni perché pensate per accogliere uno o due militari muniti di poca artiglieria; del resto il loro scopo non era quello di opporsi alle scorrerie ma solo quello di avvistare le mosse del nemico prima possibile.

Le poche torri di maggiori dimensioni erano costruite da privati che volevano utilizzarle anche come rifugio o perché sede di un comando militare e dunque destinate a contenere vettovaglie, riserve di armi e “cavallari”, uomini che a cavallo raggiungevano i centri abitati. In alcuni casi le torri erano munite anche di una imbarcazione e di relativo equipaggio, “la feluca di guardia”.

Tricase
Polignano a Mare - Torre San Vito

L’accesso all’interno di queste costruzioni era garantito da un vano molto stretto posto, per motivi di sicurezza, distante rispetto alla quota di terra e si raggiungeva tramite scale di legno non fisse.
All’interno era predisposta una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e ambienti di servizio e per l’ospitalità.
L’architettura delle torri costiere era essenziale e rispondeva, rinunciando a qualsiasi decorativismo, fondamentalmente agli aspetti funzionalistici.
Le torri più antiche, ubicate sulla costa settentrionale del Gargano e lungo le coste meridionali di Otranto e Gallipoli, sono alte intorno ai 12 metri, sono caratterizzate da una base troncoconica e da un corpo cilindrico con all’interno un unico ambiente voltato; la cisterna di raccolta dell’acqua piovana è posta sotto il basamento o all’interno del basamento stesso.

Torre costiera costa nord barese

Intorno alla seconda metà del 1500 si costruirono torri più imponenti, a pianta quadrangolare con basamento troncopiramidale.
Lo stato di conservazione dipende dal materiale utilizzato per la costruzione: le torri in pietra calcarea si sono conservate meglio rispetto quelle costruite in arenaria.
La costruzione di tutto il sistema di avvistamento procedette con estrema lentezza perché economicamente molto dispendioso e talvolta le torri progettate o in via di costruzione non furono mai completate.
Probabilmente l’intera opera difensiva si concluse nel 1700 con il completamento di circa 130 torri che nel tempo furono affidate a ecclesiastici o nobili che acquisirono il titolo di capitani torrieri.

Durante la prima e la seconda guerra mondiale, le torri divennero nuovamente dei punti di osservazione, grazie alla loro posizione strategica.

Alcune di queste torri sono state recuperate e ospitano enti per la tutela del paesaggio, come nel caso di Torre Guaceto, nel brindisino, dove si trova la sede della Riserva Naturale del WWF e un piccolo ma molto interessante museo con reperti florofaunistici di grande interesse.

Per visitare Torre Guaceto

www.riservaditorreguaceto.it/


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