Siamo sull’Alta Murgia, in agro di Spinazzola, precisamente in Contrada Macchia. La vastità del paesaggio che ci accoglie è interrotta da una costruzione monumentale, un’opera di grande impatto ma perfettamente integrata nel paesaggio circostante. Stiamo parlando del Ponte dei 21 archi, un viadotto costruito tra il 1889 e il 1891 per collegare, attraverso i binari del treno, Gioia del Colle a Rocchetta Sant’Antonio, un collegamento tra la Puglia e la Basilicata. Il ponte è lungo 250 metri e alto 15, costruito su 21 archi a tutto sesto sorretti da imponenti pilastri. Nel 2011, essendo migliorate nel frattempo le vie di comunicazione su gomme, la tratta è stata dismessa, in quanto ritenuta “antieconomica” dalla Rete Ferroviaria Italiana.
Fino a quella data, dunque, era possibile attraversare con il treno questo meraviglioso ponte, godendo di una vista unica sull’Altopiano Murgiano. Oggi che i treni non transitano più, è possibile percorrere a piedi questi 250 metri di pura bellezza, ammirando dall’alto un paesaggio affascinante che a seconda delle stagioni assume colori diversi, dal verde intenso della primavera e dell’autunno al giallo oro abbagliante del grano maturo in estate.
Passeggiando sul ponte si ha quasi la sensazione di essere sospesi nello spazio e nel tempo, tra le verdi pianure dell’avanfossa bradanica, la depressione tettonica che da Termoli si estende fino al Golfo di Taranto, e i paesaggi rocciosi dell’Appennino Meridionale. Da questa prospettiva privilegiata, è possibile ammirare tramonti spettacolari sui campi sottostanti. All’inizio dell’estate, il vento che qui soffia sempre, porta con sé il profumo delle spighe di grano maturo e non è raro avvistare nel cielo esemplari di falchi grillai che cacciano tra le spighe le loro prede.
Uno spettacolo che incanta per l’intensità dei colori e soprattutto per quel silenzio che avvolge il Ponte che ci permette di entrare davvero in sintonia con la natura.
foto di copertina: Ph @steno_75