In primavera passeggiare tra le campagne pugliesi, soprattutto nel barese, permette di assistere a un vero e proprio spettacolo della natura: la fioritura dei ciliegi.
La Puglia è, infatti, tra le prime regioni italiane per la produzione di questo eccezionale frutto originario dell’Asia Minore. A partire dal VII secolo a. C., dall’Asia il ciliegio si diffuse dapprima in Egitto per poi passare in Grecia e toccare quasi tutti i paesi del Mediterraneo. Ma è proprio in Puglia che la sua coltivazione ha trovato l’habitat perfetto: il clima, la presenza del mare e la particolare composizione del terreno hanno reso la ciliegia pugliese un fiore all’occhiello della produzione agricola regionale. Il primo documento ufficiale in cui si attesta la coltivazione del ciliegio in terra di Bari risale al 1648. Una lunga e consolidata tradizione, insomma.
Ma quali ciliegie coltiviamo? Di varietà ne esistono tante ma in Puglia sono soprattutto tre: la Bigarreau Burlat” o “Bigarreau Moreau” - chiamata dai locali “Bigarò” -, la Giorgia e la più famosa Ferrovia.
A seconda della varietà, avremo colore, gusto e consistenza diversi: la Bigarreau, che significa “durone”, ha una forma che ricorda un cuore, taglia medio grande, consistenza croccante e un gusto molto dolce; la varietà “Giorgia” è la prima a maturare in Puglia, si presenta di un vivo colore rosso, con un gusto dolce e la polpa soda. Una menzione a parte merita la varietà “Ferrovia”, la più apprezzata e ricercata sui mercati nazionali e internazionali. Si tratta di una varietà non molto antica: la leggenda narra che il primo albero sia nato da un nòcciolo di ciliegie vicino a un casello ferroviario delle ferrovie Sud-Est in Puglia, ragion per cui venne chiamato “Ferrovì”. Leggende a parte, quel che è certo è che si tratta di un vero gioiello della cerasicoltura pugliese: grandi dimensioni, polpa succosa e saporita, colore rosso vivo.
Tanto amata, la Ferrovia, da essere diventata la protagonista assoluta di una delle sagre più conosciute in Puglia, la Sagra della Ciliegia Ferrovia di Turi, un comune poco distante da Bari dove la coltivazione di questa varietà è una voce importante dell’economia.
Giunta quest’anno alla sua trentesima edizione, la sagra di Turi richiama ogni anno visitatori da ogni parte della Puglia e non solo. Le degustazioni di questo prelibato frutto sono accompagnate da eventi musicali e di intrattenimento ma non mancano tavole rotonde e convegni dedicati a questo vero e proprio prodigio della natura.
Un evento che vale la pena annotare in agenda per fare scorpacciate di ciliegie e per conoscere questo piccolo comune alle porte di Bari, custode di antiche tradizioni gastronomiche e cuore pulsante dell’agricoltura pugliese.
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