Il primo giorno di Quaresima, il cosiddetto Mercoledì delle Ceneri, ci rammenta che i fasti del Carnevale sono ormai un ricordo e che è giunto il momento della penitenza, della sobrietà e della profonda spiritualità in vista della Pasqua. O almeno, questo era quello che accadeva fino a poco tempo fa, quando il tempo e le stagioni erano scanditi da riti religiosi profondamente radicati nella nostra Puglia, da nord a sud. Il primo dei riti pasquali è proprio il Mercoledì delle Ceneri, chiamato così per la consuetudine di cospargere sulla fronte dei fedeli la cenere ottenuta bruciando i rami dell'ulivo benedetti la Domenica delle Palme.
Sono tante in Puglia le tradizioni e i riti, in bilico tra sacro e profano, che accompagnano questo periodo dell’anno, come ad esempio nel foggiano la tradizione delle Sette Bambole della Quaresima: lungo le strade principali dei paesi, si appendono sette bambole di stoffa, rappresentanti le domeniche della Quaresima. Ogni domenica se ne toglie una fino all’ultima che sarà riposta proprio la domenica di Pasqua in un’atmosfera di festa e di aggregazione.
Non meno suggestiva è la tradizione salentina della Quaremma, un fantoccio dalle sembianze di anziana signora vestita a lutto per la morte del Carnevale. La vecchina porta nella mano destra un filo di lana e un fuso, simbolo del passare del tempo, mentre nella mano sinistra regge un'arancia amara, simbolo di penitenza, e sette penne di gallina, corrispondenti alle settimane di astinenza quaresimale. Ogni sette giorni ne viene tolta una fino all'arrivo della Pasqua, quando la Quaremma viene bruciata.
Foto di copertina @silvia.tommasi