Percorrendo la strada provinciale Trani-Corato al numero 178, troviamo l’ingresso del viale principale che immette nella Tenuta agricola. In fondo ad esso, s’intravede la facciata bianca ricoperta di bouganville dell’antica Masseria – dimora degli attuali proprietari – e la cappella di famiglia.
Tutt’attorno a questa tipica abitazione della campagna pugliese, gli oltre 150 ettari della tenuta, dove tra i filari ordinati dei curatissimi vigneti, uliveti e mandorleti si respira la brezza del mare che da qui dista in linea d’aria circa 3 km.
Scavate in parte nella famosa Pietra di Trani, le cantine furono realizzate nel 1884 e conservano ancora parte delle botti originarie in rovere di Slavonia. Qui vengono trasformate le uve selezionate, prodotte nei 65 ettari di vigneti che si trovano intorno al corpo aziendale con l’antica Masseria.
La raccolta è diversificata per ogni tipo di vitigno e la vicinanza dei vigneti consente l’immediata lavorazione delle uve, permettendo così di mantenerne l’integrità, affinché possano esprimere al meglio le loro caratteristiche varietali.
I vigneti sono coltivati su terreni di medio impasto (tufaceo-calcarei) e allevati con impianti a spalliera/cordone speronato e guyot, con una densità d’impianto che – come per lo Chardonnay – è di circa 4500 piante per ettaro.
La massima espressione del vitigno autoctono in questa zona, è sicuramente il Moscato di Trani, ma la scelta vincente nel rinnovare i vigneti, fu quella di potenziare la messa a dimora di vitigni autoctoni e meridionali di forte identità, senza però dimenticare alcuni importanti vitigni esteri.
Oltre al tradizionale Moscato Reale di Trani, Uva di Troia, Bombino Bianco e Nero, Primitivo e Aglianico, i nuovi vigneti si distinguono per l’audace accostamento di uve autoctone con uve innovative di forte identità meridionale e internazionali, come Falanghina, Fiano, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot e Chardonnay. Va ricordato che, se oggi abbiamo in Puglia un Fiano a denominazione I.G.P., lo si deve a Don Ferdinando Capece Minutolo, che per primo piantò qui questo vitigno.