Una regione, cento tipi di pane

Una regione, cento tipi di pane

mercoledì 09 Febbraio 2022

Paese che vai pane che trovi, si potrebbe dire parlando della Puglia. Già, perché in questa terra baciata dal sole, esistono ben cento forme diverse di pane.
Il pane, quasi un sole in miniatura, lievitando al calore del forno assume forme più diverse ma per tutti simboleggia la fecondità, la luce vitale, il perpetuarsi e la potenza della vita.

La storia del pane ci racconta anche di una lunga battaglia di classe, in cui i due opposti versanti sono pane bianco di frumento, destinato ai ricchi ed ai cittadini, e pane scuro nero, nerissimo per le “bocche da biada”, cioè i contadini e il proletariato.

Frangòlle, Puccia, Sckanate, Ruana, Trecce… sono solo alcuni degli oltre cento tipi di pane prodotti in Puglia. Ogni paese ha un suo tipo particolare e molte ricorrenze sono festeggiate offrendo ai poveri i cosiddetti pani votivi, come durante il giorno di S. Antonio.

Quali sono le fogge di pane più singolari? Certamente la Frangolle, a forma di corona, confezionata a Polignano nel periodo di Natale e di Pasqua. O il Pan-a Presutte, tipico di Canosa di Puglia, preparato con due diverse farine, una comune e l’altra ricavata dal grano spigolato nelle ristoppie bruciate e macinato in casa. Il suo nome è dovuto al colore che ricorda proprio un prosciutto quando viene tagliato.

La cucina pugliese ha fatto del pane uno degli alimenti base nella preparazione di pietanze come la caldédde e il pane ndorat-e ffritte o il pan cotto con verdure, ortaggi, erbe selvatiche e l’immancabile olio extravergine d’oliva.

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