Una delle particolarità che ci offre la terra di Bari è quella presenza di cattedrali medievali talmente consistente e nutrita da costituire il tema dominate per un affascinante itinerario. Lungo la Strada dei Vini Doc Castel del Monte, abbiamo la fortuna di incontrare tre tra le più belle cattedrali che ci offre lo stile romanico pugliese. Il nostro itinerario parte dal cuore del centro storico di Andria, dove si trova la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. La sua storia è ricca di fascino.
Si racconta che a consacrarla come tempio cattolico, sia stato San Pietro, che dopo avere convertito la città, avrebbe provveduto a consacrare il preesistente tempio italico come primo luogo di culto cattolico. L’impianto della Cattedrale è normanno, ma l’attuale aspetto è frutto di diversi rifacimenti, per esempio il porticato formato da tre archi su pilastri in pietra viva è in stile neoclassico. A sinistra della facciata svetta il campanile, alla cui sommità si trova un gallo di rame che simboleggia San Pietro.
Percorrendo le tre navate verso il transetto scorgiamo la Cappella di San Riccardo, che custodisce le ossa del Santo patrono della città. Dietro l’altare maggiore si trova uno dei luoghi più sacri della città: è la cappella che custodisce la reliquia della Sacra Spina, la spina più grande della corona che Gesù portò sulla croce. Sotto il presbiterio si trova una piccola cripta paleocristiana, un ambiente molto intimo e suggestivo caratterizzato da due navate con archi su colonne, alcune con capitelli originali. La Cattedrale di Andria è stato un luogo particolarmente caro a Federico II di Svevia tanto che fece seppellire due delle sue mogli, Isabella d’Inghilterra e Jolanda di Brienne
Pochi chilometri separano la cattedrale di Andria da quella di Ruvo di Puglia e si potrebbero percorrere attraversando le strade di campagna per godere della bellissima natura circostante. La Cattedrale dell’Assunta è una meravigliosa testimonianza del Medioevo.
La Chiesa sorge nel centro storico, in una piazza semicircolare contornata da un fitto dedalo di stradine e case.
L’edificio, completato nel Duecento, si pone perfettamente a cavallo tra il Romanico Pugliese e il Gotico Svevo. Il profilo della chiesa è caratterizzato da una copertura particolarmente inclinata e da una facciata in materiale lapideo sulla quale si aprono tre portali con tre finti archi su colonne. Il portale centrale è riccamente decorato lungo gli stipiti e il cornicione con figure che richiamano la natura e le sembianze umane. A guardia, della chiesa sono state poste figure di animali fantastici: stilofori, leoni e grifi. Nella parte più alta della facciata si aprono una bifora e un grande rosone, di probabile fattura rinascimentale.
A completamento delle pareti esterne si trovano le caratteristiche arcatelle pensili, corredate da immagini quali volti maschili barbuti e imberbi, teste di animali reali e fantastici, maschere comiche e drammatiche, teste maschili e femminili coronate. L’interno della chiesa è diviso in tre navate e sul fondo si aprono tre alte absidi, visibili all’esterno. Internamente ritroviamo il ricco repertorio scultoreo già anticipato sulla facciata. Raramente all’interno delle chiese pugliesi troviamo dispiegato un così vasto repertorio figurativo tale da rendere la Cattedrale di Ruvo una delle più belle perle di Puglia.
Raggiungere la Cattedrale di Trani è semplicissimo, basta farsi portare dal profumo del mare e in un batter d’occhio ci troveremo davanti l’edificio più bello e celebrato del romanico pugliese.La Cattedrale, dedicata a San Nicola Pellegrino, sorge in una splendida piazza sul mare dove, la facciata principale guarda verso il Castello Svevo, mentre le absidi sono rivolte verso il suggestivo porticciolo. Il tramonto è il momento migliore per godersi lo spettacolo della cattedrale illuminata dalla luce calda del sole riflessa sulla pietra bianca della facciata; in un magico gioco di luci e ombre, tutti i decori e il rosone sembrano ricamati su un candido telo. Il cornicione posto in sommità è uno splendido repertorio figurativo del gotico pugliese. Le fiancate laterali della Cattedrale sono strette da una serrata successione di archi ciechi che ci invita a procedere verso il mare.
La facciata principale è introdotta da una doppia rampa che porta ad un ballatoio con lo splendido portale maggiore; si tratta di un vero unicum del romanico per la complessità delle figurazioni scolpite sugli stipiti.
L’interno della chiesa è diviso in tre navate da particolari coppie di colonne che reggono archi a tutto sesto, l’imponenza della struttura lascia senza fiato. La copertura a capriate lignee ci accompagna verso il transetto e sotto il transetto possiamo scoprire la suggestiva cripta voluta per ospitare il corpo di San Nicola, un ambiente punteggiato da 28 esili colonne che reggono le volte a crociera.
Ma tanta bellezza si deve scoprire dal vivo! Descrivere tutta la ricchezza, presente nelle Cattedrali romaniche pugliesi è estremamente complesso, perché solo con gli occhi si può cogliere lo splendore delle forme, il nitore della pietra, la mirabile fusione tra natura e volontà umana che fanno di questi edifici una delle vette dell’arte.
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