Se amate le atmosfere cariche di suggestioni, gli scenari che rimandano a epoche lontane, i racconti di gesta eroiche, allora non potete perdervi un tour tra gli affascinanti castelli di Barletta, Andria, Trani.
Il castello di Barletta è un poderoso e affascinante edificio che possiede una storia millenaria che s’intreccia con quella della città: posto ai margini del centro abitato, originariamente lambito dalle acque dell’Adriatico, fu probabilmente fondato dai normanni nell’XI secolo. Ancora oggi è visibile nel cortile una traccia della torre più antica. Divenne castello e dimora sveva come testimoniano le aquile imperiali scolpite nelle lunette di due finestre nello stesso cortile. L’imperatore Federico II vi risiedette più volte e ai suoi ingegneri risalirebbe la prima costruzione di una struttura quadrilatera. Fu riedificato da Carlo I d’Angiò che lo elesse a sua residenza pugliese privilegiata, intervenendovi sia negli aspetti militari che in quelli residenziali: vi costruì un palatium, una torre, le nuove mura, e una cappella.
I lavori terminarono con Carlo II nel 1291. Testimonianza evidente di questa fase sono le basi delle torri angolari ancora visibili nei sotterranei perché successivamente inglobate nelle poderose strutture cinquecentesche. Carlo V, infatti, a partire dal 1532, lo rese fortezza inespugnabile, adattandolo alle nuove armi da fuoco tanto che non fu mai attaccato. Perduta nel corso dell’800 gran parte della sua funzione strategica, fu simbolicamente attaccato dalla flotta austriaca all’alba del 24 maggio 1915: evidenti sono i segni sul lato mare, segni che evidenziano anche la solidità delle strutture. Oggi l’imponente struttura possiede una funzione culturale di rilievo: ospita il Museo Civico e la Biblioteca comunale.
Si accede al castello attraversando dei bellissimi giardini, percorrendo un ponte in muratura che supera il grande fossato e attraversando alcuni ambienti retrostanti si giunge nella bellissima e suggestiva corte.
La corte è lo snodo principale per raggiungere i diversi ambienti sia nei sotterranei, attraverso ripidi camminamenti e scale, che nei piani superiori con una bella scalinata sulla corte fino a raggiungere le bellissime terrazze da cui godere di un incantevole panorama sul mare, da un lato, e sul centro storico e le absidi della cattedrale, dall’altro.
Il castello di Trani, anch’esso fatto erigere da Federico II di Svevia, ha conservato, forse meglio degli altri, le sue caratteristiche architettoniche più leggibili, nonostante i tanti interventi subiti nel tempo. Inserito strategicamente nel sistema castellare voluto dall’Imperatore per la difesa delle coste, fu costruito in una rada dove il basso livello delle acque costituiva una naturale difesa dagli attacchi provenienti dal mare.
L’impianto quadrangolare, semplice e funzionale, ricalca i castelli crociati costruiti in Terra Santa: quattro torri quadrate agli angoli, paramento esterno a bugnato, muro di cinta percorribile dotato di feritoie e frecciere, tre cortili (a est, sud e ovest) e un fossato un tempo inondato dall’acqua.
Passato sotto il controllo prima degli Angioni e poi degli Aragonesi, nel XVI secolo il castello fu adeguato alle nuove tecniche difensive, essendo state introdotte le armi da fuoco, per le esigenze difensive delle coste mediterranee contro il pericolo delle invasioni turche. Fu fortificato il fronte meridionale e realizzati due bastioni agli spigoli opposti (sud-ovest e nord-est). Nel XIX secolo fu adibito a carcere provinciale fino al 1974. Dopo il restauro a cura delle Soprintendenza per i Beni Culturali, è stato riaperto al pubblico nel 1998.
Quando ci si avvicina alla collina su cui domina arroccato e solitario il meraviglioso maniero di Castel del Monte, tra la quiete solenne dell’Alta Murgia, si ha la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di misterioso, forse per la sua forma ottagonale che lo distingue da qualsiasi altra fortezza o per la leggenda che lo vuole scrigno del Santo Graal. Castel del Monte è opera di Federico II di Svevia, infatti esaminando attentamente l’edificio ci si accorge di quanto sia presente una forte impronta del suo pensiero e della sua personalità.
Figura di grande cultura, temperamento e spirito d’iniziativa, Federico II studia con passione e rigore le materie classiche, le scienze, la matematica e l’astronomia; un sapere che sembra trovare riscontro nel progetto del grande maniero, dove nulla è lasciato al caso. Castel del Monte possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l’armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal nord dell’Europa, dal mondo musulmano e dall’antichità classica. È un capolavoro unico dell’architettura medievale che riflette l’umanesimo del suo fondatore. La pianta ottagonale del castello e il ripetersi dell’utilizzo del numero otto, nei vari componenti architettonici, ha liberato la fantasia degli studiosi, alimentata dalla magia che sprigiona l’ossessiva applicazione della regola geometrica in ogni elemento della costruzione.
Attraversato l’imponente portale d’ingresso, in breccia corallina, si accede in una prima sala e in una successiva adiacente, infine da quest’ultima si raggiunge il cortile interno. In tutto il castello, solo tre ambienti hanno l’accesso diretto al cortile, sono ampie sale che prendono luce da finestre e portafinestre monofore. Tutto il percorso è concepito come un viaggio verso la purificazione, la bellezza e la verità. È indubbio che Castel del Monte sia molto di più di un manufatto che racchiude citazioni architettoniche di varia provenienza; è anche un simbolo del sapere dell’uomo dove leggi matematiche, geometriche, astrofisiche e andamento dei corpi celesti si fondono in un unico corpo di pietra senza soluzione di continuità.
È possibile effettuare visite guidate dei castelli che propongono anche delle mostre temporanee. Per maggiori informazioni