Erano i primi del ‘900, quando Giuseppe de Corato acquisì e rimise a coltura con viti, olivi e grano la vasta tenuta Rivera in agro di Andria.
Qui nel 1950 suo figlio Sebastiano fondò l’Azienda Vinicola Rivera spinto dal desiderio di valorizzare l’enorme potenziale vitivinicolo della zona di Castel del Monte. La vecchia cantina fu ristrutturata, i vigneti rinnovati e si cominciarono a produrre vini di qualità adottando le tecniche più avanzate dell’epoca.
Il progetto qualità della Rivera parte dall’attenta conduzione dei 95 ettari di vigneti di proprietà, allevati a cordone speronato, con una densità per ettaro di circa 4.800 viti a bassa produzione unitaria.
Questi vigneti sono suddivisi in tre corpi principali. I primi due, in località Torre di Bocca e Coppa, sono situati tra i 200 e i 220 metri di altitudine su terreni calcareo-tufacei profondi; vi si coltivano prevalentemente varietà a bacca rossa.
Il terzo corpo, alla contrada Lama di Corvo, si trova invece più in alto, sulle aspre e rocciose colline della Murgia, tra i 320 e i 350 metri, altitudine più idonea per la corretta maturazione delle varietà a bacca bianca. Il restante fabbisogno di uva è infine coperto da pochi fornitori di fiducia.